Nuovo codice della strada: tutte le nuove regole

Nuovo codice della strada: tutte le nuove regole

Il nuovo codice della strada pensato e voluto dal ministro dei trasporti, Matteo Salvini, sta infiammando da settimane l’opinione pubblica: da un lato c’è chi plaude alle nuove misure sempre più restrittive, e dall’altro c’è chi punta il dito contro tutte le lacune del provvedimento governativo.

Lo scorso 27 marzo il disegno di legge “interventi in materia di sicurezza stradale e delega al Governo per la revisione del codice della strada, di cui al decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285” è stato approvato alla Camera dei Deputati con 163 voti favorevoli e 107 contrati. L’iter per la sua definitiva approvazione non è ancora concluso e dovremo ancora attendere per veder entrare in vigore le varie novità del codice della strada.

Cerchiamo però di fare chiarezza sul futuro della sicurezza stradale in Italia osservando nel dettaglio tutte le nuove regole previste dal testo di legge.

Pugno duro per chi guida in stato di ebbrezza e sotto l’effetto di sostanze stupefacenti

 

Molti addetti ai lavori hanno evidenziato il carattere particolarmente punitivo del nuovo codice della strada. Per rendersi conto del “cambio di registro” del provvedimento è sufficiente soffermarsi sulle pene previste per chi guida in stato di ebbrezza o sotto l’effetto di sostanze stupefacenti.

Le regole del nuovo codice della strada prevedono una multa tra 573 e 2.170 euro per chi viene “beccato” con un tasso alcolemico compreso tra 0,5 e 0,8 grammi per litro. Oltre alla sanzione pecuniaria si aggiunge la sospensione della patente dai 3 ai 6 mesi.

Nel caso in cui invece il tasso alcolemico sia compreso tra 0,8 grammi e 1,5 grammi per litro si rischia addirittura il carcere. Infatti, in determinate circostanze, può essere disposta una misura detentiva fino a 6 mesi, alla quale si aggiunge un’ammenda compresa tra gli 800 e i 3.200 euro. La patente invece viene sospesa da 6 mesi ad un anno.

E se il tasso alcolemico supera il valore di 1,5 per litro? La detenzione può arrivare fino ad un anno, mentre l’ammenda aumenta fino a 6.000 euro. Anche i tempi di sospensione della patente si allungano: lo stop è compreso tra 1 e 2 anni.

Ognuna delle violazioni fin qui citate prevede anche la decurtazione di 10 punti dalla patente. Inoltre, i conducenti fermati in stato di ebbrezza con valori superiori agli 0,8 grammi per litro saranno sottoposti all’alcolock. Di che cosa si tratta?

Che cos’è l’alcolock?

Sulla patente di tutti coloro sanzionati per un tasso alcolemico eccessivo (superiore agli 0,8 grammi per litro) verrà apposto un apposito codice: questo indica che il conducente ha l’assoluto divieto di bere prima di mettersi alla guida.

Come può essere verificata tale condizione? Tramite l’alcolock! Si tratta di un dispositivo montato presso alcune officine autorizzate e all’interno del quale il conducente dovrà soffiare prima di azionare il motore della propria vettura. Se il suo tasso alcolemico sarà alterato, l’alcolock impedirà l’accensione del veicolo.

L’obbligo del dispositivo è previsto per 2 anni nel caso in cui il tasso alcolemico al momento della sanzione fosse compreso tra 0,8 e 1,5 grammi per litro, mentre sale a 3 anni quando i valori rilevati nel sangue superano gli 1,5 grammi per litro.

Il nuovo codice della strada 2024 abolisce “lo stato di alterazione”

La vecchia normativa prevedeva la valutazione dello stato di alterazione del conducente per definire le sanzioni di coloro trovati alla guida sotto l’effetto di sostanze stupefacenti. Tra le novità del nuovo codice della strada c’è proprio l’abolizione di questo genere di considerazione.

Per il nuovo regolamento sarà sufficiente la positività al test per far scattare il reato stradale: la presenza di sostanze stupefacenti nell’organismo comporta la sospensione della patente e la successiva revoca fino a 3 anni.

Cellulare alla guida: cosa dice il nuovo codice della strada?

 

Vita dura anche per chi viene sorpreso maneggiare il proprio smartphone alla guida: chi parla al telefono senza auricolari o “naviga” durante la guida incapperà in sanzioni da 250 euro fino ad un massimo di 1.000 euro. Alla sanzione pecuniaria si somma la sospensione della patente per un periodo compreso tra i 15 ed i 60 giorni e la perdita di 5 punti dal documento di guida.

Per i recidivi la multa aumenta fino a 1.400 euro. Di pari passo cresce la decurtazione dei punti (da 8 a 10) ed i tempi di sospensione della patente, che può arrivare fino a 90 giorni. La tempistica raddoppia laddove l’utilizzo dello smartphone causi un incidente o comporti l’uscita di strada di un altro veicolo.

Autovelox, niente più cumulo delle sanzioni

 

Abbiamo fin qui visto come il nuovo codice della strada inasprisca le sanzioni per chi guida in stato di ebbrezza o utilizzando lo smartphone. Lo stesso non si può dire invece in merito ai “furbetti” della velocità.

Infatti, la nuova normativa cancella il cumulo delle sanzioni: il conducente che prende multe da più autovelox nella stessa ora ed in un tratto di strada di competenza di un solo ente dovrà pagare solo la sanzione amministrativa più grave maggiorata di un terzo.

Inoltre, rilevare gli eccessi di velocità sarà più complicato per i singoli comuni. Secondo alcune indiscrezioni, il dicastero sta lavorando per vietare gli autovelox sotto ai 50 chilometri orari in città e sotto i 90 all’ora nelle strade urbane ed extraurbane.

Il recente scontro tra il ministro Salvini e il sindaco di Bologna Merola sulle cosiddette “zone 30” si concretizza anche nel nuovo codice della strada. Tra le nuove regole è previsto l’obbligo per le amministrazioni locali di giustificare al ministero la decisione di introdurre limiti inferiori ai 50 chilometri orari nelle aree urbane, nonostante le linee guida europee incentivino certi tipi di intervento.

Neopatentati, meno limiti alla guida

 

Il nuovo codice della strada amplia da 1 a 3 anni il divieto di utilizzo delle “supercar” per i nuovi patentati. L’allargamento dell’interdizione viene però compensato con l’ammorbidimento dei limiti di potenza dei modelli concessi ai neopatentati.

Nei primi 72 mesi dal conseguimento della patente B potranno guidare veicoli con motore termico fino a 75 Kw (100 CV) e veicoli elettrici ed ibridi fino a 105 Kw. L’attuale limite è invece di 55 KW.

Il nuovo concetto di sospensione breve

Tra le novità del nuovo codice della strada troviamo anche la “sospensione breve” della patente. Si tratta di uno stop attivato senza alcun provvedimento da parte del prefetto. La nuova sanzione colpirà tutti coloro che possiedono meno di 20 punti sulla patente e sarà applicata fin dalla prima infrazione.

Tale provvedimento è previsto per:

  • mancato utilizzo della cintura di sicurezza;
  • utilizzo del telefono alla guida;
  • attraversamenti con il semaforo rosso;
  • mancato rispetto della segnaletica stradale;
  • sorpasso a destra;
  • inversione di marcia in corrispondenza di intersezioni o curve;
  • circolazione in contromano.

Per i conducenti con un totale di punti compreso tra 10 e 19 la sospensione della patente durerà 7 giorni, mentre le tempistiche si allungano a 15 giorni nel caso l’autista abbia un numero di punti compreso tra 1 e 9. Qualora l’automobilista fosse responsabile di un sinistro per la sua inottemperanza alla normativa, la sospensione raddoppierà rispettivamente a 14 e 30 giorni.

Scooter, monopattini e bici: cosa cambia per le due ruote?

 

I motocicli con una cilindrata di 125cc, grazie al nuovo codice della strada, potranno circolare su tangenziali, extraurbane principali e autostrade, purché il conducente sia maggiorenne. L’attuale limite di accesso a queste tipologie di superstrade, attualmente fissato a 150 cc, verrà abbassato a 120 cc.

Per i monopattini sarà introdotto l’obbligo di targa, casco, assicurazione e di montare le frecce per segnalare le svolte e le frenate. Inoltre, non potranno più circolare sulle ciclabili e tantomeno sui marciapiedi. Il loro utilizzo sarà consentito solo sulle strade urbane. Chi sarà fermato senza i documenti dell’assicurazione andrà incontro ad una multa fino a 400 euro, mentre la mancanza delle frecce sarà punita con un’ammenda fino a 800 euro.

Per quanto riguarda i ciclisti il nuovo codice della strada prevede il divieto di sorpasso se non è possibile mantenere almeno un metro e mezzo di distanza laterale, una conduzione che accomuna gran parte delle strade italiane. Il nuovo regolamento impone anche ai ciclisti di procedere sempre in fila indiana al di fuori dei centri urbani.

Il provvedimento governativo rende in qualche modo più difficile la costruzione di nuove ciclabili, limitandone la realizzazione sono nelle strade in cui è possibile installare piste in sede protetta, ovvero su un percorso parallelo alle strade veicolari, ma separato dai cordoli.

Il disegno di legge contempla anche l’eliminazione della clausola prevista dalla normativa europea, che permette la creazione dei doppi sensi ciclabili, nei quali le bici possono circolare in direzione opposta alle auto.

Quando entrerà in vigore il nuovo codice della strada 2024?

 

Come abbiamo osservato in apertura di questo articolo, il nuovo codice della strada è stato approvato alla Camera dei Deputati. Cosa manca allora per la sua entrata in vigore?

L’iter legislativo contempla una nuova discussione del testo di legge in Senato, dove ancora una volta sarà sottoposto a votazione. Prima di questo step il codice verrà però nuovamente esaminato in commissione Trasporti, la quale potrebbe apportare delle modifiche al documento.

È importante sottolineare che il nuovo codice della strada si costituisce come una legge delega. Quindi, una volta approvato in Senato, saranno comunque poi necessari appositi decreti da parte del governo per rendere operative le nuove regole.

Gli ottimisti affermano che la nuova normativa entrerà in vigore entro l’estate. Tuttavia, potrebbero volerci ulteriori mesi affinché il nuovo codice della strada diventi realtà.

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