Sistemi ADAS per le auto: da luglio scatta l’obbligatorietà
Il tema della sicurezza è al centro della progettazione delle auto di ultima generazione. L’attenzione verso tale aspetto è imposta dalle statistiche sugli incidenti ancora oggi troppo preoccupanti. In Italia nel 2023 abbiamo assistito ad oltre 165mila sinistri stradali, di cui più di 3.000 mortali. Da alcuni anni l’Unione Europea sta cercando d’implementare la regolamentazione dei sistemi di sicurezza dei veicoli e proprio dallo scorso 7 luglio sono diventati obbligatori tutta una serie di sistemi ADAS.
Che cosa sono? Si tratta di sistemi di assistenza alla guida, i quali potremmo definire come il più significativo progresso tecnologico nel campo della sicurezza automobilistica. Queste dotazioni utilizzano sensori, telecamere e algoritmi avanzati per assistere i conducenti e prevenire incidenti.
Nelle prossime righe osserveremo da vicino che cosa dice il regolamento europeo e ci soffermeremo sulle funzioni dei sistemi ADAS ormai obbligatori.
Che cosa dice la normativa europea sui sistemi ADAS per le auto?
La normativa che regola i sistemi ADAS per l’auto è il Regolamento UE 2019/2144, noto anche come General Safety Regulation 2 (GSR 2). Fu introdotto nel 2022 diventando obbligatorio immediatamente per i nuovi modelli prodotti in seguito a tale data, mentre dallo scorso 7 luglio 2024 la normativa riguarda qualunque vettura da immatricolare.
Prima dell’entrata in vigore del GSR 2 gli unici sistemi ADAS obbligatori sui veicoli erano l’ABS, il sistema anti-bloccaggio delle ruote in fase di frenata, e l’EPS, ovvero il controllo della stabilità a bordo della propria vettura.
Il nuovo regolamento è stato introdotto con un orizzonte piuttosto ambizioso: ridurre del 50% il numero di incidenti e vittime entro il 2030 e raggiungere addirittura quota zero morti sulle strade entro il 2050.
Quali sono allora i sistemi ADAS che a partire da questo mese dovranno essere assolutamente presenti sulle auto?
I sistemi ADAS obbligatori sulle auto a partire dal luglio 2024
Come sottolineato nel paragrafo precedente, la nuova normativa ha ampliato il numero di sistemi ADAS obbligatori sulle vetture di nuova immatricolazione. Quali sono nello specifico?
Intelligent Speed Assistant (ISA)
L’Intelligent Speed Assistant (ISA) è un sistema progettato per avvisare il conducente quando supera i limiti di velocità. Utilizzando i dati del navigatore e una telecamera che legge i segnali stradali, l’ISA fornisce avvisi visivi e acustici per mantenere il veicolo entro i limiti di velocità. Questo sistema contribuisce a ridurre il rischio di incidenti causati proprio dall’alta velocità, promuovendo una guida più sicura e consapevole.
Scatola nera
La scatola nera, o registratore di dati degli eventi, memorizza parametri cruciali come velocità, frenata e posizione del veicolo durante e subito dopo un incidente. I dati sono raccolti in modo anonimo e protetti da manipolazioni, consentendo alle autorità di analizzare le cause degli incidenti e migliorare le strategie di sicurezza stradale. Il suo contributo è fondamentale per una comprensione accurata delle dinamiche degli incidenti e per lo sviluppo di nuove misure preventive.
Interfaccia alcolock
L’interfaccia alcolock è una predisposizione per l’installazione di dispositivi che impediscono l’avvio del motore se il conducente presenta un tasso alcolemico superiore al limite consentito. La normativa rende obbligatoria esclusivamente la predisposizione, ma non la presenza del sistema alcolock stesso. Tuttavia, il nuovo Codice della Strada voluto dal ministro Salvini potrebbe renderlo obbligatorio in alcune particolari fattispecie.
Avviso di disattenzione e stanchezza
Il sistema di avviso di disattenzione e stanchezza monitora il comportamento del conducente, rilevando segni di stanchezza o distrazione. Il dispositivo, utilizzando sensori e telecamere, sollecita il conducente invitandolo a prestare maggiore attenzione alla guida e soprattutto a fermarsi per effettuare una pausa. L’obiettivo è limitare il più possibile i tanto temuti “colpi di sonno”, al momento una delle principali cause di incidenti in autostrada.
Segnalazione di arresto di emergenza
Tra i sistemi ADAS obbligatori troviamo anche la segnalazione di arresto di emergenza. Si tratta di un sistema che attiva il lampeggiamento delle luci degli stop durante una frenata d’emergenza. Questo avviso visivo serve a richiamare l’attenzione dei veicoli dietro, riducendo il rischio di tamponamenti.
Rilevamento in retromarcia
Il sistema di rilevamento in retromarcia utilizza sensori o telecamere per verificare la presenza di persone o oggetti dietro il veicolo durante la retromarcia. Avvisando il conducente della presenza di ostacoli, il sistema previene collisioni e incidenti. Il dispositivo è particolarmente utile nelle aree urbane e nei parcheggi, dove il rischio di incidenti in retromarcia è molto elevato.
Frenata automatica d’emergenza
La frenata automatica d’emergenza avvisa il conducente di un imminente rischio di collisione e, se necessario, frena automaticamente il veicolo per evitare l’incidente. Il sistema è progettato per funzionare in due fasi: rileva ostacoli e veicoli in movimento e, successivamente, estende la rilevazione a pedoni e ciclisti.
Sistemi di mantenimento della corsia
I sistemi di mantenimento della corsia, noti anche come Lane Keeping Assist, correggono la traiettoria del veicolo quando si allontana involontariamente dai limiti della carreggiata percorsa. Utilizzando telecamere e sensori, il kit di rilevamento interviene sullo sterzo per riportare il veicolo nella corsia corretta. Il dispositivo è particolarmente utile su autostrade e strade a lunga percorrenza, dove stanchezza e disattenzione possono facilmente trasformarsi in sinistri decisamente pericolosi.
Gli effetti della normativa sul mercato automobilistico
L’implementazione dei sistemi ADAS obbligatori per le auto sta influendo anche sulle strategie di mercato delle case automobilistiche. Infatti, dal momento delle prime discussioni nel parlamento europeo sul nuovo regolamento (circa 5 anni fa) ad oggi hanno avuto tutto il tempo di comprendere quali modelli mettere fuori mercato e quali rinnovare per adeguarli alla nuova normativa.
Ad esempio, la Fiat Panda (nella nuova versione Pandina) è stata aggiornata con tutti i sistemi ADAS richiesti, mentre altri modelli sono completamente spariti dai listini, in quanto il restyling sarebbe stato antieconomico. Tra questi troviamo la Renault Zoe, la Smart FourTwo e la Toyota GR86.