Cambio gomme: tutto quello che c’è da sapere

Cambio gomme: tutto quello che c’è da sapere

Gli pneumatici sono per un’autovettura l’equivalente di una scarpa per una persona. Così come una suola consumata rende meno sicura e difficoltosa una passeggiata, l’usura del battistrada di una gomma incide sulla sicurezza a bordo di un veicolo. Quindi, ogni quanto andrebbe effettuato un cambio gomme?

Nelle prossime righe impareremo a comprendere quando è necessario programmare la sostituzione degli pneumatici, soffermandoci anche sulle differenze tra gomme invernali ed estive e sulle norme previste in materia dal Codice della Strada.

Perché è importante prestare attenzione al cambio gomme?

Come già evidenziato nelle righe precedenti, le gomme rappresentano una componente fondamentale per quanto riguarda la sicurezza del nostro veicolo. La loro struttura e la miscela che le caratterizza assicurano una buona aderenza della vettura all’asfalto e consentono di ridurre i tempi di frenata.

I vantaggi però non finiscono qui. Infatti, grazie ad un buon set di pneumatici le prestazioni dell’automobile migliorano, si ottengono consumi più bassi e si riscontra un aumento della silenziosità durante la marcia.

Data per assodata la loro importanza per la sicurezza stradale, ogni quanto bisognerebbe ricorrere ad un cambio gomme?

Quanto durano gli pneumatici?

Per rispondere correttamente a questa domanda è doveroso tenere in considerazione numerose variabili. Ovviamente, uno dei principali fattori che si riflette sull’usura delle gomme è lo stile di guida. Coloro che conducono la propria auto in maniera un po’ troppo “sportiva”, lasciandosi andare troppo spesso a brusche frenate o a curve ad alta velocità, sono destinate a consumare il battistrada degli pneumatici piuttosto rapidamente.

Al tempo stesso sul logorio delle gomme influiscono alcune caratteristiche tecniche (in alcuni casi sarebbe meglio definirli errori), come ad esempio il livello di pressione non adeguato degli pneumatici, un allineamento scorretto delle ruote oppure la regolazione sbagliata delle sospensioni e dello sterzo.

In linea generale però il cambio gomme andrebbe effettuato tra i 20.000 ed i 60.000 chilometri. Anche se non si percorrono certe distanze gli pneumatici andrebbero controllati almeno ogni 5 anni. Inoltre, al di là dello stato di usura delle gomme, queste ultime andrebbero sostituite comunque dopo un massimo di 10 anni.

È importante anche verificare le condizioni degli pneumatici di un veicolo fermo prima di rimetterlo su strada: già dopo un mese di inutilizzo, la gomma subisce una deformazione dovuta al troppo tempo rimasta nella stessa posizione sotto il peso dell’auto. Il risultato finale è un’ovalizzazione dello pneumatico, che può comportare un rischio per la sicurezza.

Come controllare l’usura di una gomma?

Come rendersi conto del livello di usura di una gomma? Per capire quanto lo pneumatico si sia consumato, è opportuno controllare periodicamente gli indicatori di usura.

Nella maggior parte delle gomme presenti in commercio, sul fianco si può notare una freccia riportante la sigla “TWI” (Tread Wear Indicators). In sua corrispondenza troviamo dei tasselli trasversali distribuiti in maniera uniforme nelle scanalature presenti lungo la circonferenza dello pneumatico. Se questi sono a filo del battistrada significa che ormai è il momento del cambio gomme.

Con il termine “battistrada” indichiamo la gomma dello pneumatico che tocca direttamente la strada. Il suo spessore medio è di circa 8 millimetri. Qual è la profondità minima consentita per poter continuare ad utilizzare la gomma su strada?

Il Codice della Strada ci fornisce in merito una risposta molto precisa. L’articolo 66 quantifica lo spessore minimo del battistrada in:

  • 1,6 millimetri per autoveicoli, per i rimorchi e per i filoveicoli;
  • 1 millimetro per i motoveicoli;
  • 0,5 millimetri per i ciclomotori.

Per misurare il livello del battistrada si può usare un profondimetro oppure ricorrere alla prova della moneta.

In cosa consiste? Basta inserire una moneta da 1 € nella scanalatura dello pneumatico ed osservare se il bordo dorato fuoriesce del battistrada. In questo caso è necessario provvedere ad un cambio gomme.

Cambio gomme invernali ed estive: quando sostituirle?

La normativa vigente sul cambio gomme indica due date da segnare assolutamente sul calendario: il 15 aprile per la sostituzione degli pneumatici invernali con quelli estivi e il 15 novembre per l’avvicendamento di quelli estivi con quelli invernali.

Il Codice della Strada contempla un mese di tolleranza per effettuare il cambio. In pratica, le gomme invernali possono essere montate a partire dal 15 ottobre e mantenute fino al 15 maggio. Oltre queste deadline si rischia invece di incappare in multe piuttosto salate:

  • da 41 a 169 euro per chi circola nel centro urbano;
  • da 85 a 338 euro fuori dal centro urbano;
  • da 80 a 318 euro se si è sprovvisti di gomme e catene da neve in autostrada.

Oltre alla sanzione, verranno decurtati anche 3 punti dalla patente. Inoltre, chi viola la normativa può andare incontro anche al fermo del veicolo che può essere disposto fino all’avvenuta sostituzione degli pneumatici.

A cosa serve il cambio gomme?

Il cambio gomme stagionale offre delle garanzie in tema di sicurezza stradale ed ecosostenibilità. Gli pneumatici invernali assicurano sotto i 7°C una migliore aderenza all’asfalto e tempi di frenata ridotti. Allo stesso modo le versioni estive si caratterizzano per una migliore tenuta di strada con temperature superiori ai 30°C.

La sostituzione degli pneumatici influisce sui consumi e di conseguenza sulle emissioni di CO2. Ad esempio, la resistenza al rotolamento di una gomma invernale è maggiore rispetto a quella di una gomma estiva della stessa misura. Ciò, comporterebbe consumi più alti e maggiore inquinamento atmosferico se si utilizzasse una gomma invernale durante la bella stagione.

Come evitare il cambio gomme stagionale?

L’unica strada percorribile per evitare il cambio gomme stagionale è montare gli pneumaticiquattro stagioni”. La differenza principale rispetto alle gomme invernali ed estive è racchiusa nella loro mescola. Il maggiore contenuto di silicio consente di mantenere la gomma morbida anche con temperature inferiori ai 7°C.

Il disegno del battistrada presenta un numero di lamelle inferiore rispetto alle gomme termiche, ma superiore a quelle estive. La scelta di tale struttura fa sì che gli pneumatici abbiano una buona tenuta di strada sulle superfici bagnate o ghiacciate e contemporaneamente non sviluppino un attrito eccessivo che deperirebbe rapidamente la gomma in estate.

Le performance delle four season sono tendenzialmente inferiori rispetto a quelle delle gomme invernali e quelle estive osservate nella stagione di riferimento. Tuttavia, restano pur sempre il giusto compromesso per chi vuole viaggiare in sicurezza evitando il cambio gomme stagionale.

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